Chambertin copre 12.9 ettari di vigna che furono, nel V secolo, “il campo di un certo Bertin”. Le potenti abbazie di Langres, Cluny e i signori della zona si sono divisi per secoli questo nobile territorio. È compreso tra la zona boschiva che occupa la parte superiore della collina e la Rue des Grands Crus, l’altezza è compresa tra i 270 e i 280 metri. La sua superficie è divisa tra 21 produttori e frazionata in minuscole parcelle, di cui la più grande (1.95 ettari) è di proprietà di Armand Rousseau. Rossignol-Trapet ha la grande fortuna di possedere delle parcelle che coprono tutta la sua altezza, la superficie è di 1.6 ettari con ceppi già impiantati nel 1920.
Chambertin 2004
Non sarà un mostro di concentrazione e potenza, ma è sicuramente un mostro d’armonia. Una sintesi tra equilibrio, volume, acidità e una giudiziosa estrazione tannica. Il vino trova lunghezza e sfogo in un elegante finale. Un risultato permesso esclusivamente grazie a un duro lavoro in vigna e alla severa scelta delle uve. Per il millesimo in questione una grande riuscita.
Chambertin 2005
Non fate l’errore di stapparla prima di 10-15 anni e probabilmente anche a quel punto sarà troppo presto. Un grande seduttore che trasmette l’enorme potenziale di cui dispone. Il frutto è preciso, la trama molto delicata, le complessità intriganti, la lunghezza interminabile, … Indescrivibile.
Chambertin 2006
La forza e l’eleganza di questo vino è sublime anche se, oggi, ancora reticente a mostrarsi completamente. L’ossigenazione evidenzia profumi floreali, di mora e mirtilli, la componente apportata dalla botte è perfettamente integrata. In bocca è sontuoso, l’attacco ha grande energia, freschezza ed eleganza, l’unione di queste sensazioni dà un finale di incredibile purezza. Dopo la strepitosa vendemmia 2005 una grande conferma.
Chambertin 2008
Non avrà le complessità e le potenzialità delle annate precedenti ma il risultato è sempre di “haut niveau”. Ci piace per la struttura elegante, la tensione la lunga scia di sensazioni.
Chambertin 2009
Che dire ? Scontato affermare che quest’annata darà un vino superbo che si avvicinerà allo straordinario 2005, anche se forse non ne raggiungerà le complessità. Racchiude tutto ciò che deve avere grande pinot, cioè concentrazione, profondità, eleganza e brillantezza.
Chambertin 2012
Il naso è di grande purezza, gli aromi sono compatti e lasciano presagire quanto potrà dare in futuro. Ha struttura e una grande vivacità in bocca, tanta energia che fa presagire, anche in questo caso, a un gran vino.
Chambertin 2015
Degustato in anteprima nell’autunno 2016 presenta dapprima un carattere riduttivo non di grande finezza, ma basta qualche minuto di ossigenazione per aprirsi sfumature di fiori di montagna, frutta nera e una miscela di spezie. Un vino di grande vigore e dalla struttura e raffinata. Lunghissima la chiusura.