Domaine Jean-Marc & Thomas Bouley a Volnay

Thomas Bouley è uno dei giovani viticoltori più talentuosi dell’ultima generazione. Uno di quelli che stanno emergendo e si faranno largo per la passione, l’entusiasmo, le proprie idee e di conseguenza per la bontà dei vini. Thomas fa gruppo con Nicolas Rossignol, Thierry Glantenay, Thiebault Huber, … in rappresentanza della “nouvelle vague” di Volnay, cioè quei giovani vignerons che stanno per rilevare il testimone dalle icone del villaggio. Lo abbiamo conosciuto nell’autunno 2009 durante la nostra prima visita in cantina, le frequentazioni si sono susseguite in particolare per le degustazioni dei vini ticinesi da noi organizzate a Meursault a cui ha partecipato con l’interesse di conoscere la nostra realtà. Ma è sopratutto per trovare conferme sulla qualità del proprio lavoro che cerchiamo di visitarlo quando possibile. Persona brillante, ha maturato la convinzione che in questo lavoro si devono rispettare i giusti tempi senza affrettare le operazioni sia in vigna che in cantina. Soprattutto nel vigneto segue gli sviluppi stagionali con grande attenzione, una cura dei dettagli che permette di ottenere uve sane e mature anche nelle annate più difficili o investite dalla grandine. In poche parole quanto verificatosi tra il 2012 e il 2014 con una riduzione della produzione ben oltre il 50%. Il lavoro di Thomas evidenzia che, a certe condizioni, in tutte le annate nelle Côtes si producono vini di forte personalità. L’accento è posto sul termine “climat” cioè l’insieme di tutte le componenti microclimatiche. Non solo quelle geologiche ma tenendo pure in considerazione, l’altitudine, l’esposizione alle correnti, la luminosità, esposizione al sole, … Tutti aspetti che rendono unici i vini. È appassionante sentirlo descrivere le condizioni delle diverse vigne e percepirne le sensazioni in degustazione.

Le persone

Jean-Marc e Thomas Bouley rinnovano una tradizione famigliare iniziata da François Bouley nel secondo decennio del XX secolo. Il binomio funziona a meraviglia, i due hanno compiti chiari e ben definiti. Il padre Jean-Marc si occupa in particolare dell’aspetto commerciale ed amministrativo mentre a Thomas spetta la conduzione della parte agricola e delle scelte in cantina. L’azienda nasce grazie all’impulso di Jean-Marc Bouley nel 1974. Nel 1984 la superficie viticola si estende a 8.5 ettari con l’aggiunta delle vigne fino ad allora lavorate da suo padre. Thomas inizia la collaborazione in azienda nel 2002. Molto impegno è dedicato alla cura dei suoli, qui si fanno le cose semplici ma per bene. Si punta su vini che sanno riassumere in complesso carattere geologico dei suoli e dei sotto-suoli per questo da svariati anni non si fa uso di prodotti chimici e diserbanti, anche se non si abbraccia metodi particolari. Vini che sanno unire concentrazione e finezza in qualsiasi annata e piacere già qualche anno dalla vendemmia ma anche invecchiare alcune decine di anni. Punto fondamentale per raggiungere questo obiettivo è la capacità di raccogliere le uve al momento più conveniente e selezionare esclusivamente gli acini più belli e sani. Le macerazioni hanno una durata di 2-3 settimane in tini aperti, mentre il tempo d’elevazione è di circa di 18 mesi con una percentuale di legno nuovo variante a seconda delle denominazioni: dal 25% per village fino al 50% per i 1ers crus.

Vini & Denominazioni

Salvo un Aligoté prodotto dalle vigne di Meursault la produzione è essenzialmente formata da vini rossi. Les Fremiers, Rugiens, Carelles, Caillerets, Clos des Chênes, …, formano un patrimonio viticolo prestigioso. Come molto spesso accade in Borgogna queste superfici sono molto frazionate e il Domaine Bouley non sfugge a questa logica. Gli 8.5 ettari sono suddivisi in ben 29 parcelle sparse per lo più nei comuni di Volnay e Pommard.

Bourgogne “Pinot noir”

Questa denominazione è formata da quasi un ettaro situato nella piana ad ovest della National a cavallo tra Volnay e Meursault. Le vigne hanno un’età di circa 30 anni, i suoli sono leggeri, ricchi di piccoli sassi e ben drenanti.

Bourgogne “Hautes-Côtes de Beaune”

Queste vigne si trovano sull’altopiano che sovrasta Volnay. “Quando si parla di terroir si pensa immediatamente ai 1ers o ai grands crus, ma pure per le denominazioni minori questo ne determina il carattere”, sostiene Thomas. I terreni sono molto ciottolosi e depositati su una roccia lavica.

Beaune 1er cru “Les Reservées”

Circa mezzo ettaro di vigne situate al centro del vigneto di Beaune ai piedi della collina. Le vigne sono quarantenni e allevate su terreni quasi piatti ma ben drenanti. Questo vino è vinificato con un’alta percentuale di uve non diraspate una percentuale che varia dal 30 al 50% a seconda dell’annata, con punte fine all’80% come nel 2011. Perché questo ? “Perché apporta complessità aromatiche importanti. Prima di queste pratiche il vino risultava facile, quasi scontato e poco presente nel finale di bocca”, osserva Thomas.

Volnay

Questa cuvée rappresenta l’assemblaggio di cinque diverse vigne posizionate sia nella parte bassa che in quella alta del villaggio, una superficie totale di circa 2 ettari. Le due diverse zone producono vini di carattere completamente diverso. I suoli profondi ricchi d’argilla della parte bassa conferiscono generosità, volume e potenza, mentre quelli sulle cime della collina (circa un terzo della superficie) costituiscono la colonna vertebrale del vino a cui si aggiunge tensione ed energia.

Volnay “Clos de la Cave”

Volnay Clos de la Cave, si estende nella parte più alta del villaggio tra la cantina e il bosco che lo delimita nella parte superiore. Poco più di mezzo ettaro che godono di pendenze rilevanti esposte verso sud-est e alle correnti. Qui i terreni sono più freddi, composti da terre chiare argillose e ben drenanti.

Volnay “Vieilles Vignes”

Corrisponde ad un blend di quattro diverse parcelle situate sotto Les Carelles ai piedi della zona 1er cru. L’area è molto soleggiata e riparata dai venti, con terre rosse in superficie e rocce in sotto suolo. Un vino che sa esprimere complessità geologiche che non lasciano indifferenti. Le vigne hanno un’età variante tra i 40 e i 70 anni, gli acini sono piccoli e danno mosti concentrati.

Volnay 1er cru “Les Caillerets”

Questo è uno dei territori più reputati di Volnay, la piccola superficie di loro proprietà (0.17 ettari) dispone di giovani vigne che non superano la decina d’anni e che oggi danno rendimenti attorno i 40 hl. per ettaro. Vigne che anno dopo anno sapranno migliorare il loro equilibrio vegetativo incidendo sul rendimento dei vini. Qui la roccia lavica è coperta da terre molto ricche di ciottoli.

Volnay 1er cru “Les Carelles”

I Bouley sono proprietari di una parcella di 0.30 ettari situati nelle Carelle-sous-la Chappelle nei pressi di En Champans. L’età media delle vigne è abbastanza giovane per i canoni della Borgogna (16 anni), sono allevate su una roccia calcarea ricoperta da un leggero strato di terra rossa in un’area luminosa e solare. Come suggerisce Thomas sarebbe interessante confrontare Les Carelles con Les Ronceret di Nico Rossignol e En Champans di Lafon per scoprirne le diversità di carattere anche se le vigne distano pochi metri una dall’altra e separate solo da una stradina.

Volnay 1er cru “Clos des Chênes”

Occupa la parte più alta della denominazione Volnay 1er cru proprio nella zona collinare compresa tra Monthélie, la Rue Nationale 73 e la zona boschiva che fa da cappello. Le due parcelle coprono mezzo ettaro con terre ricche di ciottoli, l’età delle vigne varia tra i 40 e i 60 anni. Per dare ulteriore personalità al vino dal 2010 Thomas ha pensato di aggiungere durante le macerazioni circa il 40% di raspi. Per l’esattezza il 100% di una vigna che genera delle piccole perle nere, degli acini perfetti sempre sani che meritavano questo trattamento. Per contro la seconda vigna viene interamente diraspata.

Pommard 1er cru “Les Fremiers”

Les Fremiers sono situati proprio al confine tra Pommard e Volnay. Le vigne di proprietà coprono circa mezzo ettaro situati su un blocco di roccia calcarea ricoperto da terre argilo-calcaree rosse. Un carattere geologico che lo rende un Pommard atipico per la zona. Sono annate difficili per questa zona lavorata in affitto che, sia nel 2012 che nel 2014, non ha prodotto alcun vino. Quel poco prodotto è entrato nell’assemblaggio della cuvée Pommard village.

Pommard 1er cru “Les Rugiens”

“La nostra vigna è situata nelle Rugiens-Hautes, la parte del cru che la stampa sottovaluta ma capace di dare vini di forte personalità” un’originalità che si rispecchia intensamente nel vino. La superficie è veramente ridotta, copre infatti solo 0.28 ettari. La metà di quest’area è coperta da vigne di 70 anni mentre l’altra da ceppi di 30 anni. Contrariamente alle famose terre rosse della parte inferiore che originano vini potenti, Les Rugiens-Hautes godono di un microclima più fresco e le vigne sono ben impiantate direttamente sulla roccia.


Domaine Jean-Marc & Thomas Bouley
12, Rue de la Cave
21190 Volnay
Telefono: +33 (0)3 80 21 62 33


I vini di Jean-Marc & Thomas Bouley

  • Regionali: Bourgogne “Aligoté” – Bourgogne “Chardonnay” – Bourgogne “Pinot noir” – Bourgogne “Hautes-Côtes de Beaune”
  • Comunali: Meursault “Les Clous” – Volnay – Volnay “Vieilles Vignes” – Volnay “Clos de la Cave” – Pommard
  • 1er cru: Beaune “Les Reservées” – Volnay “Les Carelles” – Volnay “Clos des Chênes” – Volnay “Les Caillerets” – Pommard “Cuvée Léonie” – Pommard “Les Frémiers” – Pommard “Les Rugiens”

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