La degustazione in anteprima dell’annata 2012 si è svolta nelle cantine del Domaine Jean-Claude Bachelet nel novembre 2014.
Saint Aubin 1er cru “Les Frionnes” 2012
È opulento e ricco di materia. Nella seconda parte della bocca vive su una bella freschezza e un nitido finale.
Saint Aubin 1er cru “Les Charmois” 2012
In questo momento evidenziamo una buona sensibilità nell’affinamento in botte, si percepiscono sfumature fumé, gessose e un deciso carattere minerale. La densità non manca anche se equilibrata mentre una viva tensione da sfogo e sviluppo al vino. Di lunga persistenza.
Saint Aubin 1er cru “Les Champlots” 2012
Mostra due facce maturo e denso naso ma fresco e vivo in bocca. Con una bella estensione in chiusura.
Chassagne-Montrachet 1er cru “Les Macherelles” 2012
Al naso esprimono aromi di frutta matura e agrumi, con un’evidente sfumatura minerale. Un vino in tensione e con una forte impronta acida.
Chassagne-Montrachet 1er cru “Blanchot-Dessus” 2012
Le complessità minerali, la struttura, l’eleganza, l’equilibrio, l’energia e la lunghezza costituiscono il carattere di un gran vino. Pazientare please.
Puligny-Montrachet “Les Aubues” 2012
Un territorio che genera un vino sempre ricco e generoso nella struttura ma riesce a garantire nel suo sviluppo tensione e una viva impronta acida.
Bienvenues-Bâtard-Montrachet 2012
Benché la bottiglia sia stata stappata da un paio di giorni fatica ad evolvere e richiede di molta aria per esprimersi a meglio. Il vino lascia trasparire densità, forza e lunghezza caratteristiche inderogabili per attenersi alla denominazione di Grand Cru. La materia trova equilibrio, dinamismo e precisione. Un centinaio di € super ben spesi.
In generale i vini prodotti nel 2012 presentano caratteristiche molto irregolari e solo chi ha saputo lavorare con grande maestria oggi può proporci vini di spessore, come nel caso dei Bachelet. Peccato per grave perdita a livello produttivo causata dalle grandinate sopraggiunte nella zona.